© 1982 by Dimitri
Nicolau & EDIPAN – SIAE, Italy UE
prima rappresentazione Ottobre 1982,
Auditorium della RAI, Foro Italico, Roma
Festival Incontri Musicali Romani
Dimitri
NICOLAU
LEZIONE
DI MUSICA op.43
Intermezzo
buffo per Basso comico, Clarinetto, Tromba e Percussioni
Libretto
e drammaturgia dell’autore
Commissionato
dal Festival degli Incontri Musicali Romani (1982)
Il
sipario si apre sulla scena dove sono disposti alcuni leggii, sedie, un
attaccapanni dorato e molto vistoso e un tavolino tondo posto sul fondo del
palco ma bene in vista. Gli strumenti della percussione sono già disposti e
coperti con un panno adatto.
La
scena si illumina lentamente in controluce azzurro mentre entrano i tre
strumentisti e si
dispongono ognuno davanti ai loro
leggii e strumenti.
Si
accordano come “di dovere” e dopo una brevissima pausa la Tromba (dopo
aver guardato l’orologio) chiede ai colleghi:
Tromba: _ Il
maestro quando arrivava ?
Clarinetto
(scettico) _. . . Mah! ( e suona una scala, rapidamente)
A
questo punto la percussione risponde con un rullo di timpani e Tutti insieme suonano un breve brano in stile
“hesitation”.
Verso
la fine del brano e dalla parte della platea entra il Maestro e si ferma
in mezzo al pubblico in posa di ascolto rispettoso ma anche con l’intenzione di
farsi notare da tutti. E’ vestito in modo molto eccentrico: porta un paio di
guanti bianchi di seta fine, una sciarpa anch’essa di seta e lunghissima
attorno al collo. Un grande mantello nero e lungo lo avvolge lasciando scoperto solo un viso truccato di bianco con
la barba a pizzetto annerito. Inutile sottolineare che è pieno di gioielli e di
anelli infilati sopra i guanti e con un paio di occhiali neri dalla montatura
anch’essa puntellata di pietre preziose. Tiene in mano una borsa 24ore e una
cartella firmata da qualche famoso stilista e di colore preferibilmente viola
chiaro che tiene bene in vista.
Quando
gli strumentisti avranno terminato, il Maestro con un gesto plateale lascia
cadere per terra la borsa e la cartella per applaudire (egli solo) i suoi
musici.
Maestro: (parla
un italiano“colto e raffinato” con forte accento tedesco) _ Brafi,
brafissimi, che deliziose stück (al pubblico) Peccato che non é mio,
peccato! Ha ha!
(Riprende con decisione e con fare euforico i
bagagli, sale sulla scena e mentre sistema il suo materiale molto alla buona
sul tavolinetto e si leva occhiali, sciarpa , scarpe per infilarsi un paio di
sandali stile Capri-estate , profuma con uno spray sé e l'ambiente, e dopo aver
annusato con molta insistenza manda qualche spruzzo anche verso il pubblico).
Maestro : _ Zcusate per grafe ritardo, non è mie apitudine
ciò, ma io spero a vostra indulghènzia e mio recupero, Ja!
Voi afère esperienze musica contemporanea Ja? Se sì, va pene. Con me siete vivamente
pregati di dimenticare tutto, tutto. Ecco, noi qvi, costruiremo zwei stücke,
due pezi come dite voialtri, di musìca. Voi,
prego, venire a ritirare
qvèsto materiale e guardare
molto bene tutte le indicazioni di tempo e di dinamica.
(gli strumentisti prendono alcuni fogli di musica dalla
cartella).
Maestro : (continuando) _ Con me, bisogna sapere
ottimamente tutte le indicazioni di metronomo. Molto importante e basilare per
mia concezione di musica cosmica. Io, per TRE anni, non avere fatto altro che chiuso nel mio gabinett di lavoro
e fare esercizio continuo su tempo con metronòrno e ora, IO,
conoscere tut-to. Voialtri attenti solo a MIE mani e a MIA voce, voce
ja. Siete pronti ? Primo momente, tempo
allegro fa-ri-a-bi-le. Via, ein, zwei, drei, vier.... HALT ! dimenticavo, clarinetto prego, un sol bitte.
( Il clarinetto esegue). Ecco, piano, forte, piano pia-nis-si-mo così,
grazie. (Con espressione assorta) _ Qvesto suono ( canta) SOOOL, ricordare sempre, molto fondamentale
per mia visione di musica cosmica, (canta a varie altezze) SOL, sol,
SOOOL, soOol, … suono misterioso e
mistico, di grande potenza evocante sol, sole, solitudine, (con intenzione)
soldi.... suono centrale dell'universo. Tutti insieme prego: SOOOOOOOOL
(eseguono tutti).
Maestro : _ HALT ! lo non avere detto a timpano di fare
tr... tatatata ta bum! Niente timpano, via, solo su campano, ein,zwei,drei via!
SOOOOL Ecco…. qvi c'è uno sbaghlio mio. Campano non garba al pezo. Prego andare
su Vibraphon acceso con bacchette morbide, via.... zusammen
ja? .... SOOOOL. Perfetto! Molto brafi credetemi, se continuate così faremo insieme
GRANDE tournée pel mondo, io conoscere molto gente importante. Grazie, ancora
grazie.
(eseguono ancora un
lungo sol di ringraziamento.)
Maestro : (li interrompe) _Va bene, grazie, basta
così: " Es ist genug" diciamo noialtri. Adesso io fare cori mia bocca
alcuno passaggio e voi ripetere
ESATAMENTE come IO avrò fatto. Pronti?
Eintweidreiviervia.... (
indicando agli strumenti la loro "entrata"): (Al vibrafono) Dung, dung, dung,
dududung. Pianissimo. Clarinetto, Lara aaaaa lara la tu tuuuu. Pianissimo.
Tromba, Ta tatatitatatato ... (guarda
con odio la tromba perché non fa esattarnente la nota finale) Taa! Taa! (il
clarinetto suggerisce la nota alla tromba) _ Grazie tante , (al clarin.)
: Lararalala, pianissimo, bravo continuare ja!..... Tromba, ta ti trrrrr
taaaa...... Vibraphone, Dudi..... dudiiiidi-i-i doo-o DUNG. ..... Clarinetto e
tromba assieme, Titititaà . . . Tromba sola, Tatitataaaaaaa. .... bravissimo,
anche clarinetto ...... (Battendo le mani): _ HALT !. Prego, ora tutti insieme suonare tutto qvello che abbiamo
testé fatto zusammen, pronti? Uno, due, tre, qvattro, VIA !
( I musici eseguono e
il maestro batte il tempo beato).
Maestro: (alla cadenza del vibrafono, esclama tra
sé) :
_ WUNDERLICH Maghnifico....
Aaaach! La, la, lala, oh lala ... ACH ! Danke! (dice
forte ai musici): _ Bravissimi, Mille grazie amici, stupendo bravi,
bravissimi, issimi, iss...
( I musici dopo tante
adulazioni ripetono da capo con molto brio).
Maestro: (dopo la ripetizione, con enfasi e calma
serafica) _ Molto bene! (con tono di ammonimento) _ Qvesto fìa per tutti noi il primo ESERCIZIO
SPIRITUALE da fare ogni volta PRIMA di iniziare nostra musica. NOSTRA musica
che tra breve faremo. Sarebbe però necessario imparare codesto esercizio a
MEMORIA perché va fatto solo con vostri occhio chiuso. Per me anche il NULLA è fondamentale.... ( mentre apre di nuovo la sua valigetta e
tira fuori due piccoli cimballini indiani)... _ Ora per noi essere arrivato
Grande Momente: A-DA-GIO COSMICO. Variazioni sul Sol. Len-tis-si-mo prego, come
ho scritto, via!
(Attacca ADAGIO COSMICO. Il Maestro chiude gli occhi e passeggiando avantí-indietro suona ogni tanto i cimballini anche sopra la testa dei musici.. Ha un'espressione di Beato – Assente. Al sentirsi del suono caratteristico della raganella il Maestro apre gli occhi e si inchina con ossequio al percussionista indi prende uno spray aromatico e cosparge la scena di profumo. Lascia la bomboletta, punta il dito verso terra e spalancando gli occhi emette i suoni che seguono).
Maestro : _ Brrr..... rt, riti. (Allarga le braccia) ...ì-grrrr... Ztz. Ah.... Frrr ...plà pín plin Muuu-zzz ....(ride) Ha-a-a-aaa Hà.
Pianissimo ssss! Sssss.... La fine---- e stra!
La finè------ e stra (batte
le mani) Mi...... u-Rrrrrit (indica
per terra col dito fermo e teso) ... _ FFFFu ---- it, K k k k k -ui Mm..... Plàn... (sussurrando)...
Plànnnnn! FLAN, plannnn. Prego fatte con me: plànnn! plinnnn! unoduetrequattro
INSIEME planíssimo: (TUTTI) :
PLANNNnnn, Plannn, plannn…
(mentre i musici
continuano il Maestro prende un lungo fiato, preme il bottone dello spray
ancora una volta e tutto d'un fiato dice:)
Maestro: _ Armonia stellare, pian! che magia! Un realismo
denaturato e acorporeo nella sua più perfetta dialettica del negativo espressa
in un unico suono: PLANnnn (battendo il piede per terra). Ma.... il
tempo stringe amici. Prego andiamo avanti. ( Riprendono a suonare).
Maestro: (chiude gli occhi e come rapito in estasi) _
Mmm, Mm, Mmmmm---mm--Mm (starnuto) AhhhAh-cìh, Zcusate, Sorry!
miei cari. Bitte, non mia colpa, aria condizionata nemico di musica, GRANDE
NEMICO di musica. Riprendiamo dal frammento K K K Kk kkkk k, via!
(riprendono a suonare, il Maestro mostra segni
d'impazienza poi benevolo e sorridente:)
Maestro: _ K K K
kkkk-uì Mmm Plà Tatata-TA---- I Srrrrrrr Kokoko Pi----O' (battendo le mani e
poi imitando il gesto del suonare dell'arpista) Grrrr Plin, plin, plin,
plin, Mia---au.
(I musici finalmente
suonano all'unisono un sol)
Maestro: (Beato) _ Aaach ! Il MIO SUONO ... la
fi-ne-eee-stra. La finestra ma pianissimo.... Mm plin plin..... plìn... (si
inginocchia e come in stato di trans inizialmente) _ Plin!.....PLIN.... (poi piano piano si addormenta fino a
russare in modo esagerato e sgradevole)
I musicisti non avendo
altro da suonare si fermano e si lanciano sguardi perplessi e pieni di
interrogativi. Il percussionista prova a svegliare il Maestro con un
suono di raganella. II Maestro ha un piccolo sussulto.
Maestro: _Piinn! (poi con tono minaccioso) PLIII'N
-plin. (si riaddormenta)
I musici a dispetto
suonano varie melodie, marce, fanfare e trilli
Maestro : (svegliandosi di soprassalto e con lo sguardo
arrabbiato impreca in tutte le lingue) _ Stillschweigen, Silentium, Zitti.
Io non avere scritto: tatatatrata Trrrrr.! ( Lamentevole, piagnucoloso)
Voi avere rofinato mia profonda meditazione. (Asciutto, cattivo) Forse
non capito avere affatto di mia idea musicale e noi, ora, DA CAPO!. Ancora:
LENTO-COSMICO.
(i musicisti attaccano
un pezzo diverso, un presto)
Maestro : Nooo! NEIN ! Basta.... state almeno fermi! Still!
Still! Ma io non esisto? tutto, avete ruinato tutta mia concentrazione, meine
Indianische Abwesenheit ! ( insulta) : Schindler, Betrüger, Besuder, Assassini ... Ahhh..... (attacca
Aria della Furia)
Ah faccio come pare
pare pare pare pare e piace a me
Meine
schlaff, meine Musik Ah! Hahahì Hahahì
Come piace a me
Come pare a me si si si
si Ja ja ja ja
Ha a a a a ( ride
istericamente )
Mentre i musici
continuano il loro finale il Maestro come una furia raccoglie le sue carte, gli
oggetti e i vestiti ed esce di gran pompa dalla scena. Dopo un po' riappare e
si avvicina ad ognuno di loro, ora supplichevole, ora minaccioso facendo strane
espressioni facciali ed incomprensibili segni con le mani. Poi stramazza sul
pavimento rimanendo rigido e con gli occhi spalancati aspettando lo sperato
effetto sui musici. Ma loro portano fino a compimento il brano finale della
musica... indi buio rapido sull'ultimo accordo.
©
Dimitri NICOLAU
Roma,
Maggio 1982